cristi appesi in nome della civiltà occidentale e del turismo

si può leggere, ad esempio qui, la seguente notizia (i grassetti sono aggiunti da FILCC):

Milano, 13 set. (Adnkronos) – Domani, venerdi' 14 settembre, giorno
dell'esaltazione della Santa Croce, alle ore 11,30, al Palazzo delle
Stelline di Milano (corso Magenta, 61) verra' inaugurata la mostra "La
Civilta' del Crocifisso". Organizzata dall'assessorato al Turismo della
Regione Lombardia, la mostra propone una riproduzione fotografica di
oltre 50 Crocefissi, da Cimabue a Dali'.

"In questo momento di
grande confusione
e di attacco alla nostra identita' ed ai nostri
valori piu' profondi
-sottolinea l'assessore regionale al turismo,
Piergianni Prosperini- promuovere una mostra sulla Croce ha un
significato particolare. Questa iniziativa ci permette innanzitutto di
riscoprire le nostre radici e poi di promuovere un turismo
religioso-culturale
. La Lombardia – aggiunge Prosperini – ha
inestimabili tesori di testimonianza religiosa, dalla Certosa di Pavia,
al Sacro Monte di Varese, dalle cattedrali alle basiliche e ancora
dalle edicole votive a chiese famose". La mostra avra' ingresso
gratuito e rimarra' aperta dalle ore 10 alle 19 sino al 28 settembre.

il FILCC non può che condannare questo ennesimo uso propagandistico di cristi fuori contesto, chiamati in causa ora per supportare non ben definiti "identità e valori profondi", ovvero la solita guerra di religione strisciante, dietro la quale ormai non fanno più nemmeno finta di nascondersi i soliti interessi geopolitici, militar-industriali ed energetici (che peraltro il Cristo avrebbe sonoramente cacciato dal tempio), senza contare come viene usata per polarizzare il dibattito politico e deviarlo da temi più sensati.  e se i poveri cristi non avessero subito abbastanza, subito dopo vengono più prosaicamente arruolati per promuovere il turismo religioso (quello che in nome della devozione accetta supinamente qualsiasi disservizio, sovrapprezzo e pochezza culturale). 

a sua parziale discolpa, il curatore definisce la mostra in modo più neutro:

«"Questa rassegna ha lo scopo di ricordarci quale e' stata la
visione e l'intetrpretazione del Crocifisso lungo la storia dal punto
di vista pittorico, religioso, morale e filosofico". Cosi', Davide
Oggionni, curatore della mostra: "La civilta' del Crocifisso", da oggi
in esposizione al palazzo delle Stelline, inaugurata dall'assessore
regionale al Turismo Piergianni Prosperini, promotore dell'iniziativa,
spiega l'origine della raccolta. Una serie di 51 stampe rigide, formato
100 per 180 centimetri, che riproducono capolavori della storia
dell'arte con l'immagine di Cristo in croce, da Cimabue a Salvador
Dalì. Secondo quanto annuncia l'assessore, la rassegna sara' anche meta
di visita e di studio delle scolaresche milanesi e lombarde»
.

il FILCC si augura che le scolaresche possano invece apprezzare gli innumerevoli oggetti di valore artistico e storico disponibili sul territorio nel loro contesto. in particolare, il contesto appropriato in cui collocare i cristi crocefissi e altri oggetti di carattere religioso sono le chiese, bene museale di cui l'intera nazione itagliana è fortissimamente dotata.

 

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