ebbene si, cari amici dei cristi maltrattati, anche questo ci tocca sentire: dopo aver appeso cristi e madonne in scomode aule scolastiche e di tribunale, dopo averli trasformati in giocattoli sessuali gonfiabili, ora veniamo a sapere di questi che usano i cristi al posto del metadone.
la chiamano "cristoterapia".
e così, con la scusa della spiritualità e della libertà di cura, ora i pover cristi devono anche sopperire alle inadeguatezza del sistema socio-sanitario nazionale.
dal materiale che siamo riusciti a reperire, non è chiaro se per lavorare i cristi possano scendere almeno temporaneamente dalla croce, che fa molto scenografia ma non è decisamente una postazione di lavoro ergonomica.
Il FILCC si oppone anche a questo ennesimo abuso dei cristi, e si chiede dove sono i sindacati e l’ispettorato del lavoro quando questi poveracci – peraltro morti – vengono messi a fare il lavoro che dovrebbe essere svolto da professionisti regolarmente assunti.
Fratello o sorella, i cristi morti, è di dominio pubblico, risorgono, e è in quel preciso momento, che come in un film di romero, svolgono al massimo la loro funzione scenica. Quanto all’assunzione chi è più assunto in cielo di un cristo? (fatta salva la mamma)